La SEO è diventata sempre più multimediale, oggi per posizionarsi sui motori di ricerca, non basta semplicemente scrivere dei buoni contenuti SEO, bisogna adottare una strategia multicanale e integrare gli elementi multimediali nella strategia SEO.
Immagini, video e podcast sono degli strumenti che vanno ad arricchire un contenuto e a renderlo unico.
Durante il corso SEO per blogger, una delle frasi che le mie corsiste sentono più spesso, da me è questa: “ricordate che state scrivendo per le persone”. Quando si scrive in ottica SEO, questo è il primo aspetto da considerare. In contemporanea però bisogna sapere come ragione il motore di ricerca e come vanno scritti quei contenuti per farli piacere a Google.
L’avvento dell’AI e il conseguente incremento dei contenuti senza valore su Google stanno conducendo a un cambio epocale per chi si occupa di SEO.
Se prima una strategia SEO era per lo più all’interno del sito internet con un lavoro di ottimizzazione SEO on Page e in settori più competitivi anche con una strategia di Link Building e di Ottimizzazione SEO off Page, oggi solo questo non basta.
Google apprezza i segnali esterni provenienti da altre piattaforme che possono essere i social media, YouTube o i Podcast. Se questi elementi multimediali vengono integrati all’interno del progetto web, il vostro posizionamento SEO sarà più duraturo.
Osservando gli andamenti dell’ultimo core update di Marzo 2024 che sta facendo “ballare” molti siti internet, quello che emerge è che continuano a vincere i brand e che Google presta molta attenzione all’autore.
La rilevanza dell’autore, per Google, è proprio per contrastare il proliferare dei contenuti scritti esclusivamente con l’intelligenza artificiale, senza alcun tipo di verifica umana.
L’intelligenza artificiale nella SEO
Sono in molti ad additare l’avvento dell’AI e posso anche capirlo. Questo perché l’essere umano è imperfetto e come tale sfrutta male le opportunità che si presentano.
Penso che sia davvero un peccato, perché c’è chi sta usando l’intelligenza artificiale per fare il furbo. Vedo molti progetti nascere dal nulla che sembrano, un po’ come quei compiti in classe fatti da chi a scuola si portava i foglietti per copiare. Un po’ triste non trovate?
Io invece penso che, l’intelligenza artificiale, possa essere un’opportunità e un valido aiuto per chi lavora nel campo non solo della SEO, ma proprio del Digital Marketing.
Questo non vuol dire usare l’intelligenza artificiale per fare un copia incolla senza valore, significa usarla come un nostro assistente per trovare idee e spunti utili.
Questo è quello che sto facendo io in questi mesi di sperimentazione dell’utilizzo dell’Intelligenza artificiale.
Ho cominciato ad a usarla per avere delle idee per gli script dei video per il mio canale YouTube e devo ammettere che mi ha dato dei suggerimenti utili a cui non avrei pensato.
Ho fatto questa lunga introduzione, sull’AI e l’ultimo update di Google, per dirvi a gran voce che Google sta cambiando e che la vecchia SEO non funziona più è che dovete cercare di inserire elementi multimediali nel vostro sito internet, per avere dei risultati SEO durevoli e riuscire a scalare la SERP.
Multimedialità e SEO: alleati per scalare la SERP di Google
Sia quando ho aperto Cooking with Sere e sia per Digital with Sere, ho avuto un aumento del posizionamento SEO quando ho iniziato a inserire e curare gli elementi multimediali.
Ho avuto un riscontro immediato proprio nel momento in cui ho cominciato a essere multicanale e a parlare su più piattaforme, da lì è cresciuto il posizionamento SEO ed è arrivato traffico profilato sui miei siti.
Immagini e SEO
L’immagine è uno dei primi elementi multimediali da considerare. Le immagini sono un valore aggiunto in un contenuto web, vanno però trattate opportunamente, in modo che diventino a livello SEO un elemento aggiuntivo e no una zavorra! Le immagini vanno ottimizzate SEO, se non viene fatto c’è rischio di appesantire la pagina web.
Vi do qualche indicazione di massima, ma ho previsto un articolo a parte su come ottimizzare le immagini per la SEO.
Come prima cosa devono avere un formato che non sia un PNG che è pesante. L’ideale è che siano in formato WebP che è un nuovo formato immagine creato da Google che consente una compressione di qualità superiore per le immagini sul Web. Se non avete la possibilità avere le immagini in WebP, potete scegliere le jpg, inserite però le immagini delle dimensioni adeguate a seconda del template che avete scelto per il vostro sito internet.
Curate poi il titolo del file, deve essere descrittivo e in linea con il contenuto che state trattando, aggiungete il testo alternativo, usando la parola chiave attinente e curate anche la didascalia, se è utile al racconto per l’utente.
Le immagini rendono più agevoli la lettura di un testo. Potete anche pensare di usare, se state facendo un contenuto tecnico delle infografiche.
Video YouTube e SEO
Avere un canale YouTube richiede impegno lo so, ma a seconda del settore di riferimento può essere un ottimo alleato per migliorare e rafforzare la SEO di un sito internet.
Innanzitutto, YouTube è un motore di ricerca e funziona più o meno come Google. I video inseriti dentro YouTube vanno ottimizzati in ottica SEO. Bisogna trovare le parole chiave migliori così come vanno scritti titoli e descrizioni in ottica SEO. Presto farò un contenuto anche su questo argomento.
La forza di YouTube in una strategia SEO è duplice. Prima di tutto, avete l’opportunità di diventare una figura di riferimento in un determinato settore. Potete parlare alla vostra nicchia in maniera più diretta ed esaustiva. A livello SEO potete posizionarvi su YouTube e anche su Google!
Crea i contenuti video e allineali a quelli del blog
Ora vi svelo la mia strategia.
Prima di tutto creo un piano editoriale dove identifico gli argomenti che voglio trattare, dopo un’analisi del mio target di riferimento.
Cerco poi di scrivere un contenuto, unico e originale, dove espongo il mio punto di vista.
Cerco poi di fare lo stesso in formato video. In questo modo potrò mettere il contenuto video all’interno dell’articolo, fornendo valore per l’utente. In questo modo il mio articolo sarà molto più esauriente rispetto a un competitor che magari non lo ha fatto.
Se l’utente guarda il video aumenta il tempo di permanenza sulla pagina e sono segnali che Google apprezza. Se anche il video diventa un contenuto di valore su YouTube, sarà un ulteriore segnale e crescerà anche il posizionamento dell’articolo!
Podcast alleati per la SEO
Ora mi direte che non avete dimestichezza con i video e vi posso capire. Una valida alternativa è quella di sfruttare l’audio e dare vita a un podcast.
Io, ad esempio, ho recentemente iniziato entrambi, cerco di sfruttare creare due contenuti, uno su YouTube e l’altro su Spotify. Certo ci vuole tempo, ma vi dico anche che non dovete farlo per tutti i vostri argomenti, cercate di farlo per quelli che ritenete più importanti per il vostro pubblico e la vostra attività professionale.
Sto ancora studiando il rapporto tra SEO e Podcast, vi consiglio però di seguire una collega e amica che stimo e che è specializzata in questo, sto parlando di Luisella Curcio di Fra Moka e Digitale, seguitela su Instagram e ascoltate il suo Podcast!
Ascolta il podcast su Spotify
Come avete visto inserire gli elementi multimediali è una strategia vincente per poter crescere su Google da adesso in poi. E voi? State usando gli elementi multimediali nella vostra strategia di posizionamento?