La migrazione SEO è un argomento che mi sta molto a cuore, perché è un elemento che molto spesso viene sottovalutato e non considerato, portando a danni molto gravi per un sito internet.
Qualche mese fa ho fatto delle storie nel mio profilo Instagram sul caso del sito dell’Unesco che aveva fatto un restyling del proprio sito internet senza pensare alla SEO e senza fare una migrazione SEO. Ti lascio l‘approfondimento di Sistrix su questo caso.
E’ un argomento che ha riscontrato un grande interesse nei messaggi in privato.
Le argomentazioni che sono uscite fuori dalle nostre conversazioni nei direct di Instagram erano di due tipi:
1 – Sgomento sul fatto che l’agenzia che si è occupata del restyling del sito non abbia considerato la SEO e il posizionamento sui motori di ricerca.
2 – C’è chi ignorava la migrazione SEO, prima di aver visto le mie storie.
La migrazione SEO è, invece, un processo cruciale per qualsiasi sito web che intenda modificare la sua struttura, il suo dominio o altre caratteristiche che possono influenzare il posizionamento sui motori di ricerca.
Ecco perché ho pensato di fare questo approfondimento e di dedicare anche una puntata del mio podcast, Impara a fiorire con la SEO e un video sul mio canale YouTube Digital with Sere
Cos’è la Migrazione SEO?
La migrazione SEO è il processo di trasferimento di un sito web da una configurazione a un’altra senza compromettere il suo posizionamento sui motori di ricerca. Questo può includere cambiamenti di dominio, modifiche di URL, ristrutturazione del sito, aggiornamenti di piattaforma o hosting, e altro ancora. L’obiettivo principale della migrazione SEO è garantire che il sito mantenga o miglior il suo ranking organico e la visibilità online dopo il cambiamento.
Perché è importante eseguire una migrazione SEO
- Conservazione del traffico organico: un’implementazione accurata della migrazione SEO aiuta a preservare il traffico organico acquisito nel corso del tempo. Senza una corretta pianificazione ed esecuzione, potresti perdere posizioni e visitatori, influenzando negativamente il tuo business online.
- Mantenimento dell’autorità di dominio: il passaggio a una nuova struttura può compromettere l’autorità del dominio se non gestito correttamente. Mantenere la consistenza e la qualità delle indicizzazioni dei motori di ricerca è fondamentale per preservare l’autorità acquisita.
- Miglioramento dell’esperienza utente: una migrazione ben eseguita può migliorare l’esperienza utente, rendendo il sito più facile da navigare e utilizzare, il che può a sua volta influenzare positivamente il posizionamento SEO. Gestendo la migrazione SEO non si svilupperanno gli errori 404 che rischiano di far perdere fiducia agli utenti su un sito internet, soprattutto se non è di un brand conosciuto.
- Aggiornamenti tecnologici e di sicurezza: a volte la migrazione è necessaria per adattarsi a nuove tecnologie, migliorare la sicurezza del sito o implementare nuove funzionalità che possono beneficiare l’utente e l’indicizzazione SEO.
Quali sono errori da evitare durante una migrazione SEO
Mancanza di pianificazione
Una pianificazione dettagliata è essenziale per una migrazione SEO di successo. Questo include una mappatura accurata delle URL vecchie e nuove, la gestione dei reindirizzamenti e l’identificazione dei potenziali rischi.
Mancanza di test
Non testare adeguatamente il nuovo sito prima del lancio può portare a errori critici che danneggiano il posizionamento SEO. Testa URL, reindirizzamenti, funzionalità SEO e l’integrità generale del sito.
Migrazione incompleta dei contenuti
Assicurati di trasferire tutti i contenuti importanti, inclusi testi, immagini, meta tag e altri dati cruciali per l’ottimizzazione SEO. La perdita di contenuti o metadata può avere un impatto negativo sul posizionamento.
Ignorare i reindirizzamenti
I redirect 301 sono essenziali per trasferire l’autorità delle URL precedenti a quelle nuove. Non implementare reindirizzamenti o farlo in modo improprio può causare perdita di link juice e posizioni SEO.
Cambiamenti massicci e improvvisi
Evita di apportare modifiche drastiche al design, alla struttura URL o al contenuto senza una valida ragione strategica. I cambiamenti improvvisi possono confondere i motori di ricerca e compromettere il posizionamento.
Ignorare il monitoraggio post-migrazione
Dopo il lancio del nuovo sito, monitora attentamente le metriche SEO come posizioni delle parole chiave, traffico organico e tassi di conversione. Questo aiuta a identificare tempestivamente eventuali problemi e a correggerli rapidamente.
Restyling sito web e SEO
De devi fare un restyling del sito web, e se il tuo sito riceve traffico da Google non sottovalutare la SEO, gestire efficacemente la migrazione SEO di un sito, non significa solo mappare e fare gli opportuni redirect, ma anche riadattare i contenuti al nuovo sito, strutturare una nuova strategia SEO. Ricorda gli interventi devono essere migliorativi.
A chi affidarsi per una migrazione SEO sicura e di successo
Qui non ci sono scorciatoie e non c’è il fai da te se non sei esperto del settore! Per poter gestire un restyling del sito web e non perdere traffico organico devi chiedere il supporto di un consulente SEO o di un SEO Specialist.
Io durante la mia carriera, ho seguito tante migrazioni SEO e tutte hanno avuto una grande successo. Sono state migrazioni SEO mirate, studiate e seguite nel dettaglio. Ti lascio il link del caso studio di Pasticcerando Senza Glutine che ho gestito recentemente da quando ho dato vita a Digital with Sere, ma in 10 anni di consulente SEO in un’agenzia di comunicazione, ne ho gestite davvero molte e tutte sono state migliorative.
Ascolta la puntata su Spotify
Richiedi una consulenza SEO in questo modo potrai evitare gli errori comuni durante questo processo potrai preservare l’autorità del dominio e migliorare l’esperienza degli utenti, assicurando il successo continuato del tuo sito web nel panorama digitale moderno.