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Quali sono gli errori SEO assolutamente da evitare

Oggi parliamo di errori SEO, quelli assolutamente da non fare, quelli che dopo che hai letto questo articolo cercherai di evitare, me lo prometti?

Durante la mia carriera professionale mi è capitato spesso di notare degli errori SEO e ogni volta che li intravedo mi regalano un brivido dietro la schiena. Ecco perché ho deciso di scrivere questo articolo!

Quando faccio gli audit SEO per i potenziali clienti, mi capita spesso di vedere delle pratiche scorrette che saltano all’occhio anche senza usare i tool SEO.

Ormai ho lo sguardo allenato, ho una deformazione professionale, tanto che appena apro un sito web lo scruto con atteggiamento sospetto.

Cerco subito di darmi una risposta alla domanda: perché questo sito non riceve traffico da Google? Come posso aiutare questa persona a far fiorire il suo sito internet e a ottenere dei risultati? Quali sono le soluzioni che posso fornire?

Errori SEO: perché ci sono

Gli errori SEO si presentano quando il progetto di un sito web è portato avanti senza una strategia SEO.
Non avere una strategia SEO, non conoscere le basi della SEO e del funzionamento di un sito internet e la logica che c’è dietro ai motori di ricerca, non avere ben chiaro il ruolo di alcuni elementi base, può portare a dei macro-errori che possono avere un grande impatto sul posizionamento web di un sito internet.

Ecco gli errori più comuni assolutamente da evitare:

Categorie e TAG messi a caso con un solo contenuto


L’importanza delle categorie in un sito web

Questo è uno degli errori che ho visto più frequentemente da quando sono una SEO Specialist.

Mi riferisco alla non comprensione dell’importanza dell’alberatura di un sito internet. Il sito web deve essere facilmente navigabile, in aiuto ci sono le categorie. Le categorie sono dei grandi contenitori dove andare ad inserire in contenuti in base a una determinata tematica, sono visibili di solito, nel menu del sito.

Le categorie devono essere selezionate con cura, scegliendo le parole chiave giuste ma soprattutto devono essere ricche di contenuti.
Non ha senso avere 100 categorie se poi al loro interno c’è un solo articolo nel caso di un blog o un solo prodotto nel caso di un e-commerce.
E’ energia sprecata per chi lavora al sito, è energia sprecata per il motore di ricerca, perché vengono create tante pagine inutili, facendo sprecare crawl budget e risorse a Google.

Non solo, cosa ancora più grave è che deludete l’utente.

Proprio recentemente stavo analizzando un blog di viaggi e ho visto che è stato commesso questo errore.

Hanno creato tante, troppe categorie, suddivise per destinazione, addirittura per regione, poi però cliccando al loro interno c’è un contenuto solo e in alcuni casi nemmeno uno! Questo tipo di impostazione per un blog di viaggi non è sbagliata, ma va fatta se si hanno a disposizione tanti contenuti sulle regioni e gli stati da visitare, o comunque se prevedi di farli in breve tempo. Se li crei a monte ma nel corso degli anni non riesci a fare contenuti non ha senso.
Meglio creare poche categorie ma buone!

Mettetevi nei panni di un utente che arriva sul vostro contenuto, gli piace, cerca altre informazioni ma non trova nulla!
Le categorie vanno ragionate, pensate e riempite, così l’utente troverà contenuti utili e Google sarà felice di posizionarvi, perché quella categoria è ricca e tematicamente affine!

I Tag questi sconosciuti

Questo errore è enormemente sottovalutato, perché nessuno sa a cosa servono i TAG.

La non conoscenza dei tag, porta di solito a due situazioni:

  • Non vengono usati, perdendo l’opportunità di sfruttarne tutte le potenzialità SEO
  • Vengono abusati creando un errore enorme sul sito!

Ovviamente il più grave è il secondo, ma prima capiamo insieme cosa sono i TAG.
I tag sono dei contenitori alternativi alle categorie dove poter raccogliere in maniera intelligente i contenuti. Di solito sono quelli che si trovano sotto un articolo, sono cliccabili e se sfruttati a livello SEO possono far posizionare il vostro sito internet per parole chiave trasversali che possono essere utili al vostro fine.

Chi non sa cosa sono i tag, li usa semplicemente come una lista di parola chiave da mettere alla fine di un articolo, in questo modo non vi accorgete che create centinaia, nei casi peggiori migliaia di tag inutili (si ho visto anche questo e ho dovuto personalmente risolvere il problema), con un solo contenuto! Fate attenzione perché questo incide sulle risorse di scansione di Google sul vostro sito.

Scrivere i contenuti senza fare una ricerca delle keywords SEO

E’ bello avere un blog e scrivere tanti contenuti, ma se non ci arriva nessuno è frustante.

Così come è impegnativo costruire e aprire un e-commerce ma non ricevere nemmeno un acquisto.

In entrambi casi avete perso tempo e si sa, il tempo è denaro!

La maggior parte delle volte questo avviene perchè i contenuti sono scritti a caso. Senza sapere quali sono le parole da usare.

Non sprecare energia a scrivere un contenuto su internet a caso, non ne vale la pena!
La ricerca delle parole chiave è fondamentale, perché solo così si possono intercettare gli utenti che sono interessati a un determinato servizio o contenuto.
Nel mio corso SEO per Blogger, questa è una delle prime nozioni che insegno ai miei allievi.

Contenuti scritti senza seguire i principi del SEO Copywriting

Questo è consecutivo a quello sopra, i contenuti per posizionarsi sui motori di ricerca devono essere scritti in un determinato modo, non basta, purtroppo saper scrivere e basta, bisogna sapere parlare ai motori di ricerca!

Non usare i link interni o usarli in maniera sbagliata!

Questo errore SEO è più avanzato, ma è comunque presente in diverse casistiche.
In molti non conoscono l’importanza di mettere dei link interni ai contenuti del sito, per collegarli in maniera precisa e per fornire agli utenti dei contenuti attinenti. L’obiettivo è quello di far rimanere l’utente sul vostro sito ricordatelo!

Se li usi, però ti prego non fare l’errore che ora metto in esempio:
“Se vuoi aprire un blog di cucina mi raccomando non perdere il mio approfondimento al riguardo, clicca qui!” Non mettere il link sul clicca qui!


Devi mettere il link nella parola chiave che devi posizionare, che è la principale di quell’articolo, diventerà quindi così:
Se vuoi aprire un blog di cucina, mi raccomando non perdere il mio approfondimento al riguardo!”
Ovviamente il link deve essere visibile con un colore diverso rispetto al resto del testo perché sennò l’utente non lo vede!

I link interni (anche esterni ma dell’importanza della Linkbuilding ne parlerò in un’altra occasione) piacciono anche a Google perché è come si gli stiamo dicendo che quel contenuto è valido.

Cambiare le url delle pagine senza fare reindirizzamenti

Uno degli errori SEO più frequenti è eliminare contenuti senza eseguire reindirizzamenti. Cancellare una pagina o qualsiasi altro elemento da un sito web influisce immediatamente sulla SEO di un sito web. Se il crawler di Google non individua più l’elemento e non è stato implementato un redirect 301, si genera un “broken link” o “link rotto” che generando l’errore 404. Questa situazione porta l’utente a interrompere la navigazione del sito, percependolo come di scarsa qualità.

Termino qui la mia personalissima lista degli errori SEO da non fare assolutamente. Ce ne sono molto altri ma questi sono sicuramente quelli più diffusi!

Ascolta la puntata su Spotify


E tu? Hai fatto qualcuno di questi errori? Se hai bisogno di un aiuto non esitare a contattarmi per una Consulenza SEO, saprò fornirti le risposte giuste ai tuoi dubbi!

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3 Comments

  1. […] è la site map e l’uso che fanno dei TAG. Molto spesso è proprio lì che trovo uno degli errori SEO più diffusi da quando lavoro come SEO […]

  2. Tutti ottimi consigli! I tuoi insegnamenti sono pratici e preziosi! Una grande professionista!

    1. Grazie mille Serena. Sono felice che li hai apprezzati, sono frutto dell’esperienza e dei numerosi siti analizzati.
      Poi seguirà una seconda puntata perchè ce ne sono altri e che possono essere utili per voi, il fatto che io li approfondisca.

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